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3 Giugno 2020

Asilo Nido, Nonni o Baby Sitter?

Scegliere a chi affidare il proprio bambino, è una scelta molto difficile per mamma e papà.
Per i nostri figli desideriamo il meglio, ecco perchè ogni decisione che prendiamo per loro può diventare motivo di dubbi ed incertezze.  
Ci troviamo spesso a domandarci se quella singola scelta li renderà felici e sereni.

Se sei una mamma che deve necessariamente tornare a lavoro, o che si trova nella necessità di trovarne uno, o semplicemente ha bisogno di tempo per dedicarsi alla gestione delle faccende quotidiane, questo articolo può aiutarti e supportarti nel prendere la migliore decisione.
Vorrei ragionare insieme a te sui pro e i contro che potrebbero condurti nella scelta che renderà più serena te e il tuo bambino.

Le tre possibilità a confronto 

Iniziamo a prendere in considerazione ogni singola opzione, valutandone tutti gli aspetti, sia positivi che negativi, affinché si possano trarre delle conclusioni personali che aiutino a fare la scelta migliore su chi possa accudire nel migliore dei modi tuo figlio.

I nonni

Non potevamo che iniziare con un tesoro così prezioso ed inestimabile: l’amore dei nonni.

Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscere i propri nonni, non può aver dimenticato la loro infinita pazienza, i loro abbracci e le premure con cui hanno accompagnato la nostra crescita.

I nonni sono davvero straordinari, ci capita spesso di osservarli mentre accompagnano i loro nipotini a scuola e, nonostante non sia raro intravedere nei loro sguardi la fatica per far fronte all’inesauribile energia dei piccoli, non perdono mai occasione per fare tutto il possibile.
I nonni sono in prima linea quando arriva una richiesta d’aiuto per i loro nipoti e di questo bisogna esserne infinitamente grati, ma come genitori dovremmo anche tenere a mente alcuni fattori importanti che potrebbero mettersi di contro.

Ci chiediamo mai quanto realmente i nonni si sentano sovraccaricati di compiti e responsabilità nella cura dei nipoti?



Spesso chiediamo loro davvero tanto: di modificare radicalmente le proprie abitudini, di impegnarsi in attività che possano intrattenere i piccoli o di fare lunghe passeggiate per non tenere al chiuso i bambini.
Una serie di azioni che richiedono un investimento di energie davvero notevoli!

Per quanto la scelta di affidare a loro i piccoli ci liberi dalla paura di lasciarli a persone inizialmente sconosciute, è bene però porre sempre attenzione a quelli che per loro potrebbero diventare veri e propri eccessi: occuparsi di un bambino richiede moltissime energie e spesso i nonni offrono la loro disponibilità più per senso del dovere.

Cerchiamo quindi di rispettare la natura del loro meraviglioso ruolo: libero da obblighi educativi e dal faticoso senso di responsabilità.

La Baby Sitter

Ci sono moltissime persone preparate e formate per l’accudimento dei bambini quando mamma e papà lavorano o hanno impegni importanti.
Si tratta spesso e volentieri di persone estremamente premurose, pazienti ed affidabili che offrono il loro supporto alle diverse necessità delle famiglie.
Con una baby-sitter il piccolo avrebbe la possibilità di rimanere nel suo ambiente domestico e sentirsi quindi sicuro e protetto in uno spazio a lui familiare.

Come sempre, c’è un però!

La scelta della persona giusta, diventa a questo punto fondamentale: mai lesinare in quanto a referenze e capacità della figura scelta!
Ricordiamoci che stiamo affidando loro una responsabilità enorme: prendersi cura del nostro bene più prezioso.
Rendersi conto
troppo tardi che la scelta non è stata quella azzeccata, potrebbe diventare deleterio per il bambino.
Inoltre, man mano che il piccolo crescerà, avrà sempre più bisogno di uscire, di osservare il mondo intorno a lui, di interagire con i coetanei, di avere una quotidianità a sua misura ricca di stimoli e di avere qualcuno che si occupi di lui attivamente.

Non accontentiamoci quindi della vicina ‘di fiducia’ o del contatto avuto da una cara amica, cerchiamo davvero di selezionare con consapevolezza tutte le referenze della persona che accudirà costantemente il nostro piccolo.

Asilo Nido

In questo caso ci troviamo di fronte ad una scelta che offre moltissimi stimoli ai bambini, grazie alle attività programmate da educatrici professionali, e alle famiglie, che avranno occasione di sentirsi supportate da personale preparato e competente nella crescita del proprio piccolo e di confrontarsi con altre famiglie che vivono difficoltà simili nel ruolo genitoriale.

Al nido i bambini hanno possibilità di vivere la quotidianità insieme ad altri coetanei e di essere intrattenuti con attività che stimolino l’area motoria, linguistica, affettiva e cognitiva.
Inoltre, gli spazi a misura di bambino, permettono di dare libero sfogo alla loro voglia di giocare, esplorare e divertirsi, preparandosi così a vivere il successivo approccio alla materna con estrema serenità.

Quali sono i fattori che preoccupano di più mamma e papà?
In questo caso, ci sono due elementi che fanno sorgere dubbi ed incertezze:

1.La frequenza con cui i piccoli si ammalano al nido

Infatti il sistema immunitario dei piccoli, non essendo ancora ben sviluppato, è più soggetto a contrarre le classiche malattie virali che causano febbre e raffreddore.

C’è da tenere in considerazione però il fatto che, più il sistema immunitario avrà possibilità di rafforzarsi lasciando che il bambino entri in contatto con altri bambini e meno saranno frequenti i malanni nelle epoche scolastiche future (se si evita l’asilo solo per questo motivo, bhè sappiate che prima o poi, dovendo frequentare altri coetanei, i malanni di stagione arriveranno ugualmente).

Diciamo che è una piccola scocciatura iniziale dalla quale è impossibile sottrarsi, ma che andrà via via diminuendo lasciando spazio alla gioia che si percepirà nel vedere il proprio piccolo crescere felice insieme ad altri bambini.

2.La diffidenza nel lasciare il bambino a persone che non si conoscono

Sono mamma anche io e ti assicuro che questa paura è del tutto lecita.
La fiducia è un sentimento che si deve costruire piano piano, gettando delle basi solide dalle quali partire.
Se si sanno valutare attentamente le caratteristiche della struttura che accoglierà il bambino, la programmazione delle attività che saranno a lui dedicate e le competenze delle educatrici che lo seguiranno quotidianamente, ti assicuro che è possibile avere già in partenza un’ottima idea del luogo e delle persone a cui si affiderà il proprio bambino. 

A tal proposito ti segnalo l’articolo ‘Asilo Nido: non è una scelta facile‘ dove spiego, passo passo, come scegliere un asilo nido a misura del tuo bambino.

Come fare la scelta migliore

Ora fermati un attimo e, dopo aver ragionato sulle caratteristiche di ciascuna possibilità a cui dare questo compito così importante, leggi alcune considerazioni, sulle quali ti consiglio di soffermarti, che ti aiuteranno a  trovare risposta alla domanda che ti poni da un po’ di tempo: “Chi può occuparsi nel migliore dei modi dell’accudimento di mio figlio?”


Le considerazioni da fare

  • Fate in modo che il percorso di crescita dei vostri bambini sia stimolante e divertente

  • Il rispetto dei bambini inizia dal rispetto dei loro tempi e della costruzione di una routine che li faccia sentire sicuri e a loro agio, garantite loro dei ritmi di giornata sani ed adeguati

  • Concedete loro esperienze di condivisione con i coetanei: il gioco con i coetanei aiuta a capire come comportarsi socialmente, a gestire le prime interazioni ed a sviluppare maggiormente il linguaggio

  • Assicuratevi che le persone, esterne al nucleo familiare, a cui affiderete il vostro piccolo siano competenti e qualificate oppure di estrema fiducia

  • Non sottovalutate la stanchezza a cui verrebbero sottoposti i nonni nel seguire i piccoli e la conseguente carenza nella proposta di attività con cui intrattenere i bambini

  • Ricordate che attraverso specifiche attività è possibile stimolare i bambini affettivamente, cognitivamente, a livello motorio e agevolarli nell’acquisizione di nuove autonomie e competenze

Alcuni esempi di laboratori per bambini



Una volta ragionato sulle considerazioni che reputo più essenziali in una scelta così delicata, ti consiglio di prendere spunto anche sulle tante attività che sono utili a stimolare il tuo bambino.
In questo modo sarai anche più consapevole delle tante possibilità esperienziali che si possono concedere ai bambini per far emergere tutte le loro potenzialità.

Clicca sul bottone e segui subito la nostra pagina Facebook per curiosare tra le molteplici attività educative con le quali è possibile coinvolgere attivamente i bambini.

Da Baby Birba amiamo proporre a tutti i bambini attività variegate che permettano di imparare, scoprire e crescere attraverso il gioco ed il divertimento. Il divertimento è la chiave per arrivare dritto al loro cuore ed accendere il fuoco della loro mente.

Ogni genitore è desideroso di riservare per il proprio bambino le migliori scelte per una crescita sana ed equilibrata e spero che attraverso questi consigli  tu possa trovare risposta alle domande che ti stai ponendo in questo momento.

Il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere.

Francois Rebalais

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13 Maggio 2020

La vita dei nostri bambini è colma di eventi importanti: i primi passi, la prima parola, il primo dentino, vestirsi per la prima volta da soli senza l’aiuto di mamma e papà. Una miriade di traguardi di crescita che, con i loro tempi, si troveranno a raggiungere.
Alcuni di questi traguardi però disorientano mamma e papà, che capita si ritrovino a non sapere bene come supportare il bambino nella gestione del cambiamento. Un esempio? Come togliere il pannolino.

Togliere il pannolino: un momento importante per i bambini

Abbandonare il pannolino rispecchia un momento di transizione significativo per il bambino, si tratta di un grande cambiamento, e come tale è necessario dargli la giusta importanza.
La nostra esperienza diretta e costante con tanti bambini, ci fornisce la capacità di trovare soluzioni e strategie adeguate ad ogni singolo bambino che si trova ad affrontare, anche insieme a noi, questa delicata tappa.

Ci teniamo quindi a fornire qualche consiglio per destreggiarvi al meglio in questa nuova avventura con i vostri piccoli.

Considerazioni da fare quando si decide di togliere il pannolino

“Ormai sei grande, bisogna togliere il pannolino.”
“Ho comprato le mutandine, mettiamo queste al posto del pannolino che sono più belle!”

Capita che di punto in bianco il bambino si senta dire queste frasi.
Niente di più sbagliato.
A vostro figlio non interessa quanto siano belle le nuove mutandine, no.
Lui ama il suo pannolino, lo fa sentire sicuro e protetto! Se qualcuno, improvvisamente, vuole portarglielo via potrà non piacergli affatto.

Quando si ha a che fare con un bambino è importante ricordare un aspetto fondamentale per entrare in relazione con lui: il rispetto.
Seppur piccolo e bisognoso di noi, ogni bambino ha il diritto di capire cosa succede, perché succede ed in che modo.

Solo accompagnandolo pian piano verso la consapevolezza e rispettando i suoi tempi, potremo ottenere una reazione positiva al cambiamento.

Consigli pratici da seguire

Vediamo insieme quali sono gli elementi fondamentali per capire quando e come procedere, tenendo bene a mente che la determinazione di mamma e papà è fondamentale per iniziare quest’avventura con il proprio bambino.

Il momento migliore per iniziare

Prima di tutto non bisogna forzare i tempi solo perché torna comodo a noi adulti.
È fondamentale aspettare che il bambino sia realmente pronto per evitare che l’esperienza diventi causa di stress, ansia e preoccupazione.
Inoltre sarebbe bene preparare per tempo il nostro bambino al cambiamento, non possiamo pretendere che lo faccia di punto in bianco senza che nessuno gliene abbia mai parlato prima.

I segnali che aiutano a capire che il bambino è pronto

  • Fisicamente: il bambino inizia a mostrare segni di maggior controllo sfinterico lasciando asciutto il pannolino per più ore e andando di corpo con più regolarità
  • Cognitivamente: il bambino comprende il significato delle parole e del compito che gli viene chiesto ed è più consapevole del proprio corpo indicando il pannolino quando è sporco o esprimendo verbalmente se ha fatto cacca o pipì
  • Psicologicamente: il bambino non sta già vivendo periodi stressanti o particolarmente impegnativi dovuti a cambiamenti legati ad altri aspetti di vita

Rendere l’ambiente a misura di bambino

L’autonomia inizia dalla costruzione di un ambiente in cui il bambino sente di poter sperimentare e muoversi in totale libertà e sicurezza.

Bisognerà quindi predisporlo affinché aiuti il bambino ad ottenere maggiore indipendenza dall’adulto, privandolo da quegli ostacoli che lo limitano nei movimenti.

Come attrezzare il bagno

  • Predisporre piccole mensole o scaffali bassi dove riporre gli oggetti per l’igiene quotidiana che il bambino potrà usare e rimettere a posto liberamente (spazzolino, dentifricio, spazzola, sapone e asciugamano per le mani)

  • Lasciare a disposizione un rotolo di carta igienica da fargli utilizzare avendo la pazienza di spiegare quando non va sprecato

  • Prevedere una scaletta ed un solido appoggio per i piedi qualora il bambino non mostri disagio nel passare direttamente al wc

Come facilitare il bambino in 5 mosse

Vediamo 5 piccole accortezze che sicuramente faciliteranno il bambino nel raggiungimento di questa nuova competenza.

  1. Far prendere confidenza con il bagno: i bambini ci osservano in qualsiasi cosa e da noi prendono esempio. Se capita che il bambino venga in bagno a curiosare quando ci siamo noi genitori, lasciamolo fare. Potrebbe diventare un’occasione per fare qualche prova tecnica sul wc come gioco.

  2. Attribuite al vasino un posto fisso: spostarlo continuamente in ogni stanza, può creare confusione e non essere utile nel momento del bisogno: potrebbe perdere tempo a cercarlo, rischiando di fare la pipì in corridoio. Sarà anche un modo per far si che abbia le idee chiare su quale sia il luogo più adatto per cacca e pipì.
  3. Favorite vestiti morbidi ed elastici: per facilitarlo nell’acquisizione dell’autonomia è importante che il bambino abbia a sua disposizione vestiti comodi che riesca a gestire senza l’aiuto dell’adulto. Vestirlo con body, pantaloni stretti o che abbiano chiusure poco pratiche sarà sicuramente un ostacolo in più.




  4. Create delle routine: fate in modo di costruire, durante la giornata, delle abitudini dedicate esclusivamente al ‘momento del bagno’. Provare a fare pipì e a lavarsi le mani prima di pranzo e cena. Dopo aver giocato fare sempre un salto in bagno per vedere se esce un po’ di pipì. Dopo la merenda, andare a sciacquare la bocca facendo caso se ci scappa qualcosa.
    Insomma una serie di abitudini che piano piano verranno riconosciute ed acquisite dal vostro bambino.

  5. Niente stress: chiedergli continuamente se deve fare pipì lo renderà solo più agitato e stressato. Qualora aveste l’impressione che ne abbia bisogno, ponetegli la domanda in modo gentile senza fare pressioni, oppure in modo propositivo e con enfasi; anche se il più delle volte vi dirà di ‘no’ non importa, gli incidenti di percorso sono normali e aiutano il bambino ad auto-regolarsi.
    Sbagliando si impara!

Togliere il pannolino deve essere un gioco divertente

Soprattutto i primi tempi, il bagno, sarà un posto dove trascorrerete diverso tempo: non possiamo pretendere che, una volta seduto, faccia immediatamente pipì.
Piuttosto possiamo metterlo a suo agio, cantando insieme una canzone o leggendo una bella favola a tema, concedendogli così tutto il tempo necessario.

I racconti sono un ottimo mezzo per aiutare a comprendere quello che sta accadendo e per renderlo consapevole di una tappa fisiologica che non riguarda esclusivamente lui, ma anche altri simpatici amici.
Anche il gioco simbolico diventa una risorsa interessante: portare la bambola sul vasino, raccontando al bambino ciò che sta facendo lo avvicinerà più facilmente all’obiettivo, in quanto si divertirà ad imitarla.

Un altro accorgimento utile, può essere quello di coinvolgerlo nell’acquisto delle mutandine.
In questo modo non le vivrà come sconosciute, ma si sentirà sicuramente più a suo agio nell’indossarle avendo scelto lui stesso il colore ed il tipo (magari con il suo personaggio preferito stampato sopra).

Quanto tempo ci vorrà?

Se c’è una cosa che non ci stancheremo mai di dire è che ogni bambino è unico. 
Non è assolutamente possibile applicare delle leggi ‘preconfezionate’ in merito alle sue conquiste.
Molto spesso leggiamo di metodi specifici come: “Addio al pannolino in 7 giorni” oppure “10 modi per conquistare il vasino”. Meglio diffidare da queste formule magiche.
Date fiducia al vostro bambino, sarà lui giorno dopo giorno, a mostrarvi di cosa ha bisogno per aggiungere un tassello in più verso la conquista della sua indipendenza.

Mi raccomando mamme e papà, ditelo al vostro bambino che siete fieri di lui.
Anche per una sola pipì centrata nel vasino, fategli percepire l’importanza di quella conquista con abbracci, baci e applausi, senza dare mai per scontato quel traguardo raggiunto.

E non scoraggiatevi se gli incidenti di percorso sono troppo frequenti o se dovessero ripresentarsi sporadicamente: nel primo periodo è normale che il controllo degli sfinteri non si sia del tutto stabilizzato. Siate sempre positivi e ottimisti nei confronti di vostro figlio.
Rassicuratelo! Per lui il sostegno di mamma e papà è vitale.

La collaborazione con le educatrici all’asilo è importante

Vogliamo mostrarvi un gioco semplice ma efficace che ha aiutato molte delle nostre birbe, tra cui la piccola Flavia, a stabilizzare questo traguardo insieme alle sue Tate: Il poster dei bisogni!

Da Baby Birba siamo sempre pronte a supportare i nostri amati genitori nelle loro sfide quotidiane.
In questo caso siamo partite da una semplice domanda: qual è il modo migliore che un bambino ha di imparare?
IL GIOCO!
Giocando le birbe compiono numerose azioni che le aiutano a conquistare varie tappe dell’autonomia, tra cui dire definitivamente addio al loro amato pannolino.

Dopo aver chiesto ai genitori di Flavia di costruire a casa il ‘poster dei bisogni’ ce lo siamo fatti portare la mattina dopo dalla nostra birba.
Ad ogni pipì centrata ha potuto applicare uno smile sulla porta del bagno seguito da grandi festeggiamenti e per ogni pipì mancata ci siamo dette: “non fa nulla, può succedere, dai batti il cinque la prossima andrà meglio!”

Se ciò che hai letto fin ora ha fatto accendere ulteriori quesiti e la nostra realtà ti incuriosisce, contattaci subito. Ti forniremo tutto il supporto di cui hai bisogno.


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8 Maggio 2020

Il comitato tecnico scientifico ha iniziato ad elaborare un protocollo per sperimentare la riapertura a giugno dei servizi all’infanzia 0-6 anni in forma ludico-ricreativa.
Dopo tanta solitudine, forse si accedono le speranze per una socialità in sicurezza dei nostri bambini.

L’impatto psicologico

I bambini sono sicuramente tra i più esposti alle conseguenze psicologiche e sociali dell’isolamento.
È importante chiedersi che impatto avrà su di loro questo lungo periodo di mancata socialità.
Il gioco, la scoperta, la dimensione emotiva vanno necessariamente salvaguardate e dopo tante segnalazioni in merito, si sono finalmente accesi i riflettori sulla questione.
Fin da piccolissimi i bambini sono attenti osservatori, bravissimi a scrutare le emozioni degli adulti e ad accorgersi dei cambiamenti delle loro abitudini quotidiane.

Ci chiediamo quindi: è davvero la passeggiata all’aria aperta a fare la differenza?

Di cosa ha bisogno un bambino per crescere bene?

L’apprendimento nasce dai sensi e dal movimento del corpo, i processi di conoscenza si costruiscono fondamentalmente attraverso le relazioni e l’esplorazione, la scoperta e la costruzione di esperienze significative.
Quale apprendimento è quindi possibile oggi, senza l’interazione attiva in un contesto fisico, sociale ed emozionale come il nido e la materna?

I bambini hanno bisogno delle loro routine, di rapporti di socializzazione con altri pari, di occasione di esplorazione, di manipolazione e di esperienze variegate di scoperta.
Andare a scuola dà ritmo alle vite dei bambini e costruisce e consolida l’appartenenza ad una comunità.
Il nido e la materna sono quindi spazi di partecipazione, di dialogo ed ascolto, lo spazio dell’educare, i luoghi dell’apprendimento.
NO, non è una passeggiata all’aria aperta a fare la differenza.

Bisogna quindi decidere parametri di sicurezza in maniera consapevole e che siano soprattutto alla portata di bambini così piccoli.

Le proposte operative

Le principali linee guida, in esame al comitato tecnico scientifico, per la riapertura a giugno di nidi d’infanzia e centri estivi, toccano alcuni punti fondamentali.

Condizione di salute

Le condizioni di salute dei bambini che accedono al servizio dovranno essere precedentemente valutate con il pediatra ed autorizzate attraverso certificato medico che attesti la buona salute del bambini.

Divisione per fasce d’età

I bambini verranno divisi in piccoli gruppi per fasce d’età e seguiti sempre dallo stesso operatore. Inoltre le attività verranno svolte con un sistema a “isole” per garantire il distanziamento tra i vari micro gruppi.

Modalità di accesso e accompagnamento

Le entrate e le uscite dovranno essere effettuate in orari differenziati di almeno 10 minuti per evitare assembramenti. L’accompagnatore, possibilmente sempre lo stesso, dovrà indossare guanti e mascherine. Sarà necessaria la misurazione della temperatura tramite termo-scanner prima di accedere e il bambino dovrà igienizzare le mani sia all’entrata che all’uscita.

Operatori

Gli operatori dovranno igienizzare le mani frequentemente e dovranno essere dotati di mascherine. È opportuno prevedere personale “giovane e in piena salute, essendo considerato meno esposto al rischio di contagio”.

Sanificazione delle aree

Necessaria la sanificazione continua di tutte le aree frequentate dai bambini e di tutte le attrezzature. Tenere le finestre aperte e organizzare attività all’aperto.

Guardare con gli occhi dei bambini

Il difficile periodo che stiamo vivendo, diventa ora una preziosa occasione di riflessione: il nido e la scuola non sono solo un luogo di custodia e intrattenimento, ma soprattutto di apprendimento e RELAZIONI.
Perché oltre a linee guida di sicurezza non ci si sofferma a parlare anche di come far fronte alle loro reali esigenze?

Sarebbe di fondamentale importanza che la task force, prima di stilare una lista di misure di sicurezza redatte con una visione adulto-centrica, si fermasse a guardare il problema attraverso gli occhi dei bambini e si ponesse delle domande.
Il rapporto  educativo con i bambini è prevalentemente un corpo a corpo. Corpi che si abbracciano, si incontrano e si lasciano in una relazione continua.


– Come possiamo privare i bambini dell’intimità del contatto con gli educatori e tra loro stessi?
– Come possiamo privarli degli abbracci?
– Come possiamo immaginare di consolare, di asciugare un pianto senza il contenimento?
– Come si pensa di poter svolgere i momenti di igiene, come un cambio pannolino, senza quella vicinanza e intimità che rassicurano i piccoli?

L’insegnamento si costruisce innanzitutto attraverso lo stabilirsi di una relazione educativa: si apprende attraverso un incontro fatto di affettività, emozioni ed empatia.
C’è bisogno di ascoltare i bambini: le loro emozioni, sogni, paure, idee e convinzioni.
Solo così potremo garantire loro un ritorno alla normalità in nome di un percorso di crescita e sviluppo realmente sano.

Clicca qui per leggere la fonte da cui abbiamo appreso le prime notizie


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13 Marzo 2020

Cara mamma, oggi più che mai è assodato che le strutture per l’infanzia svolgano un importate ruolo nell’apprendimento e nello sviluppo di tutto il potenziale presente in ogni bambino.

Vorrei mettere in luce però anche l’importanza che rivestono, essendo luogo di incontro, nella relazione tra pari.
Si sa, i bambini sono affamati ricercatori di interazioni e già all’asilo nido iniziano ad esplorare se stessi ed i compagni che vi trovano all’interno: è in quest’incontro che si determineranno prime importanti relazioni al di fuori dell’ambiente familiare vissuto fino a quel momento.

Più possibilità viene data ai bambini di frequentare i coetanei e più facilmente si svilupperanno abilità personali e sociali utili all’integrazione nel gruppo e alla cooperazione.

Tante mamme si domandano se già a questa tenera età, sia utile far intraprendere al proprio bambino un viaggio verso la costruzione di nuove relazioni.
Molti studiosi (tra cui lo psicologo americano Bruner) raccomandano il contatto precoce dei bambini al di fuori dell’ambiente familiare, in spazi dedicati ed adeguati agli incontri tra coetanei in quanto offrono un assaggio di quella importante esperienza educativa che è la scoperta dell’altro.

Nella nostra esperienza di lavoro quotidiano, notiamo come i bambini che ci frequentano costantemente maturino più velocemente
– la disponibilità ad instaurare interazioni positive con i coetanei
– apprendano prima alcune abilità sociali
-preferiscano la compagnia dei coetanei a quella degli adulti

Le tappe della socializzazione sono un percorso affascinante e ricco di meravigliose sorprese, un viaggio di scoperta reciproca dove ognuno cede un pezzettino di sé per accogliere parti dell’altro.
Concedere la possibilità di incontri sociali al tuo piccolo ha quindi un notevole impatto sul suo sviluppo.

In particolare i bambini che sviluppano e dimostrano buone competenze relazionali verso i coetanei al nido, sono con maggior frequenza accettati dai loro compagni anche nelle successive esperienze di vita scolastica.
Al contrario bambini con scarse competenze relazionali sono spesso rifiutati dai loro pari.

Se continui ad avere qualche dubbio e ad essere incerta se il tuo bambino sia pronto o meno per affrontare questa nuova avventura, noi ci mettiamo a disposizione.
– CHIAMA
– SCRIVI
– PASSA IN SEDE

Cercheremo di supportarti e consigliarti al meglio affinché tu sia serena in ogni scelta per il tuo bambino.

Se invece vuoi scoprire come da Baby Birba ci occupiamo di coinvolgere i bambini in attività creative, motorie e linguistiche che stimolino l’interazione con i coetanei
seguici sulla nostra pagina facebook e vai a curiosate tra le proposte didattiche dalle quali i piccoli traggono grandi benefici.

Più dolce di tutte le ricchezze della vita, è l’amicizia.

S. Agostino

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11 Marzo 2020

Non basta educare, bisogna voler educare per tirare fuori il meglio che c’è in ogni bambino.
Non c’è nulla di più vero, il mestiere dell’educatore è una vera missione.
Non può essere una scelta di ripiego, non può essere una scelta che non sia mossa da passione, non può essere un mestiere come tanti altri. Deve essere una scelta CONSAPEVOLE.

Il lavoro a contatto con i bambini richiede particolari doti che dovremmo ritrovare in ogni professionista come empatia, sensibilità,entusiasmo, energia, capacità di motivare ed orientare e infinita pazienza e comprensione.

L’esperienza di lavoro, in svariate strutture come educatrice d’infanzia, mi insegna che queste particolari caratteristiche non di rado vengono disattese.
Ahimè, in questo delicato settore, non sono sufficienti i soli titoli di studio per vivere a pieno il mondo dell’infanzia.

Ho affiancato insegnanti, operatrici, educatrici troppo spesso demotivate, stanche e poco coinvolte, trattare bambini con indelicatezza e poca professionalità.

E lasciatevelo dire, per chi svolge questa professione con grande passione è davvero avvilente constatare quanta poca importanza viene data a questo fragile periodo della vita.

In un’epoca in cui è stato ampiamente dimostrato, soprattutto nel campo delle neuro scienze, le grandi potenzialità intellettive dei bambini dovremmo pretendere con tutte le nostre forze che venga posta la massima attenzione al mondo dell’infanzia ed in particolare alla preparazione di chi svolge tale professione.

Cari genitori, mi rivolgo a voi, nello scegliere una struttura adeguata ad accogliere i vostri bambini, non vi soffermate a valutare solamente ambienti, igiene e quale sia il menu del giorno.
Siate più curiosi, siate più attenti al progetto educativo, al tipo di attività programmate e cercate di entrare in maggiore relazione con tutte le figure di riferimento che si prenderanno cura dei vostri bambini.

Essere mamma e gestire al contempo un servizio all’infanzia, mi rende ancora più consapevole delle paure che si percepiscono quando arriva il momento di scegliere l’asilo nido dove far vivere le prime esperienze sociali al proprio piccolo.
Ecco perchè mi sono voluta dedicare alla scrittura di una guida che potesse supportare le famiglie in questa delicata scelta.
Se anche tu stai iniziando a valutare delle strutture a cui affiderai il tuo bene più prezioso, ti lascio il link dove potrai scaricare gratuitamente il nostro manuale.
All’interno troverai delle linee guida da non perdere di vista per affrontare con maggiore serenità una scelta così delicata.


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14 Maggio 20190

Se per i nostri bambini la fine della scuola segna un momento carico di felicità, non si può dire lo stesso per i genitori che vedono le ferie ancora lontane. Scatta quindi il piano di organizzazione per sopravvivere al lungo periodo di vacanza dei nostri bambini.

Destreggiarsi tra le varie proposte, per permettere ai nostri figli di vivere un’esperienza serena in attesa delle nostre ferie, non è semplice ed è sicuramente importante capire quale sia la soluzione migliore che rispetti le loro necessità.

E’ bene che i genitori tengano presente alcune importanti caratteristiche finalizzate, in primo luogo, a far si che i bambini si divertano e si trovino a loro completo agio:

  • i bambini devono poter beneficiare di un cambio di routine che può venire meno se è la stessa scuola, frequentata durante l‘anno, ad organizzare delle attività estive
  • i bambini hanno bisogno di tempi più lenti e dilatati ed alcuni campus hanno dei ritmi davvero molto serrati che, soprattutto i più piccoli, fanno fatica a seguire
  • quando i nonni corrono in aiuto, è bene ricordare loro che i piccoli necessitano di un tempo adeguato per giocare, condividere con i coetanei e fare attività che li divertano

Tenere in considerazione le necessità dei nostri figli è davvero fondamentale per garantire loro massimo benessere.
Questo eviterà il rischio di far diventare eccessivamente stressante il periodo tra la fine della scuola e l’inizio delle reali vacanze estive insieme a mamma e papà.

 Una volta presi in considerazione questi aspetti, la ricerca sarà più facile e ci permetterà di essere  più sereni rispetto la scelta presa.

Solo a questo punto, valutate attentamente anche le caratteristiche della struttura che più vi interessa:

  • il personale, che sia qualificato e che sappia cogliere le necessità di ciascun bambino
  • la tipologia di attività in programmazione per i bambini, durante il periodo di frequenza al servizio
  • le condizioni igienico sanitarie e la sicurezza degli spazi adibiti ai bambini
  • la collocazione della struttura scelta, affinché sia facilmente raggiungibile

Anche da Baby Birba abbiamo preparato un piano estivo che tenga conto delle necessità di ciascun ospite, dal più piccino al più grandicello, in cui poter vivere esperienze entusiasmanti insieme a nuovi amici.

La routine giornaliera avrà come scopo quello di allontanare i bambini
dai ritmi frenetici quotidiani dell’anno scolastico appena trascorso e di far vivere loro esperienze che stimolino la curiosità, l’immaginazione, l’autonomia e la creatività con tante attività di gruppo laboratoriali.

La possibilità di potersi avvalere del vicino parchetto, per attività all’aperto, potrà inoltre soddisfare la loro voglia di scatenarsi un po’.

Il tutto sotto lo sguardo attento ed amorevole di noi Tate, che ci preoccuperemo di rispettare l’unicità, i bisogni ed i desideri di ciascuno di loro.

Uso creativo della pittura usando il pennello con i piedini

Abbiamo preparato per te, un breve video che riassume alcuni momenti estivi che le Birbe hanno trascorso insieme a noi.
Ti tornerà utile per conoscere più da vicino la nostra realtà e farti una veloce idea delle tante attività che divertono moltissimo i bambini che frequentano il nostro spazio.

I nostri centri estivi

Chiedi subito la programmazione dei nostri centri estivi e scopri le vantaggiose promozioni dedicate al periodo.

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Noi siamo pronte a partire a razzo, con l’entusiasmo tipico che ci contraddistingue, anche in questa nuova fantastica estate.
Conosci meglio tutto lo staff e segui le nostre divertenti attività, clicca MI PIACE alla pagina facebook.


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11 Aprile 20190

Sempre di corsa, oberati di impegni e stressati…la frenesia dei ritmi quotidiani spesso non ci risparmia dalla sensazione che il tempo ci sfugga di mano.
Ci sentiamo stanchi, stressati, nervosi, ansiosi ed è proprio in quel preciso momento che il tempo che trascorriamo con i bambini diventa controproducente.

La percezione del tempo che manca, fa aumentare notevolmente i sensi di colpa quando non riusciamo a dedicare le giuste attenzioni e con le giuste energie, il tempo ai nostri figli.

Una piccola verità c’è da ammetterla: occasioni per del tempo libero di qualità ci sarebbero pure, ma spesso e volentieri non le sappiamo riconoscere e le mandiamo sprecate.
Eh si, perché l’era della tecnologia ci ha resi sempre reperibili, disponibili e pronti a riempire gli intervalli con qualche attività a portata di smartphone.

Spesso la sensazione di sentirci sovraccarichi di impegni ci fa convincere del fatto che stiamo davvero facendo il massimo per la nostra famiglia e non ci accorgiamo in realtà, che la maggior parte di quegli impegni sono davvero poco utili e produttivi.

Basta pensare a quante volte ci innervosiamo mentre stiamo rispondendo ad un messaggio, se i nostri bambini ci incalzano con le loro curiose domande.


“Accanto alla nobile arte del fare le cose, c’è la nobile arte del lasciare le cose non fatte.
Diventare saggi significa eliminare tutto ciò che non è essenziale”
Lin Yutang

A volte basterebbe rallentare un attimo, evitare tutto ciò che di superfluo ci ruba quel tanto ambito tempo, godersi a pieno la magia di un momento e soprattutto riconoscere quali di questi vale la pena vivere perché pienamente appaganti a livello emozionale.

Piccolo consiglio e soluzione pratica:
segnate nelle vostre agende (si si, chiaramente per iscritto) tutto quello che vorreste condividere con i vostri bambini, tutte le più belle emozioni che vorreste provare con loro.
Segnateli come veri e propri impegni che non possono assolutamente essere rimandati.

Diventate padroni del vostro tempo, gestitelo e usatelo a vostro favore!

Non commettete l’errore di lasciare tutto al caso perché, sarà proprio quello, il momento in cui vi ritroverete a sprecarlo inutilmente magari anticipando un impegno lavorativo programmato ad altro giorno, dietro una lavatrice da poter fare anche in un altro orario ugualmente comodo o davanti una tv che di certo non regala le stesse emozioni che potrebbe regalare l’osservare o condividere con tuo figlio un momento di gioco.

Noi dello Staff di Baby Birba, siamo consapevoli di quanto sia difficile ritagliare dei momenti di svago da dedicare esclusivamente ai bambini.
Per questo motivo, proponiamo costantemente attività che possano migliorare la qualità dello stare insieme, per conoscersi, scoprirsi sempre di più e soprattutto dar modo agli adulti di partecipare attivamente al gioco con i propri piccoli.

Molte sono le famiglie che si appoggiano a noi per condividere pomeriggi alternativi insieme ai propri figli e il nostro spazio così, si trasforma magicamente in un luogo dove rafforzare i legami e condividere del tempo qualitativo insieme ai propri bambini.

– Family Lab –

Vai a curiosare tra i vari video presenti sulla nostra pagina facebook e lasciati catturare dalla magia degli sguardi complici, dei sorrisi e l’infinito amore che traspare in ogni gesto tra genitori e figli.

Qui di seguito ti lasciamo un paio di link dei nostri Family Lab, i pomeriggi creativi dedicati alle famiglie:

“Abbiamo una vita sola. Nessuno ci offre una seconda occasione. Se ci si lascia sfuggire qualcosa tra le dita, è perduta per sempre.E poi si passa il resto della vita a cercare di ritrovarla”
– Rosamunde Pilcher  –

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